martedì 28 dicembre 2010

Ora


Ci sono pensieri che ti si annidano sottopelle, e poi, semplicemente, esplodono. Come nel post di Petulia, quando dice che "la parola magica è ora". Sono arrivata da da un giorno, e da fuori la mia vita non è cambiata: una valigia troppo piccola per contenere tutto.
Sono io che cambio, ogni volta che vengo qui. E non mi importa se la giornata è troppo lunga o troppo corta, perchè è fatta di attimi, non di programmi. Vivo su un palco in attesa dei coprotagonisti, che sono i membri della mia strampalata, straordinaria, irripetibile famiglia d'adozione. Mi regalano frasi memorabili, dichiarazioni d'amore inconsapevoli, e poi cedono il passo ad altri accadimenti.
E io, che mi guardo da fuori, mi lascio andare a questa giostra di momenti perfetti, una fetta di pastiera in cucina, la spesa dal caramellaio, l'aperitivo con la Principessa, cacio e pepe nella trattoria dove Wish è benvenuta, il trasferimento in campagna, il camino acceso, e non penso mai a cosa viene dopo o a cosa c'era prima.
Vorrei che il mio presente fosse qui, tra la Città Eterna e le colline.

2 commenti:

  1. E', così.
    Quindi prendi le forbici e taglia ogni pensiero che spunta dal foglio di carta dell'oggi, verso lo ieri e verso il domani. I ritagli, dritti nel camino.

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  2. Beh cara mia scusa se te dico ma volere e' potere e noi non aspettiamo altro. Quindi fai sta cacchio di valigiona bella carica e muovi il culo. I San pietrini ti aspettano e io ti do anche la chiave d'oro della città, se serve a convincerti.

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