venerdì 3 dicembre 2010

5 dicembre 2000


Dieci anni, compie. Un sorriso, una fossetta e una testa di capelli scuri. E' arrivata e io, estromessa dalla mia vita precedente e in cerca di un senso, ho ricominciato a respirare ascoltando il suo battito veloce di neonata, tarando istintivamente le tappe della mia rinascita su quelle della sua crescita. I primi passi, le prime parole, la bicicletta, il costume per Carnevale. L'ho vista ballare, giocare con i miei cani, l'ho ascoltata e coccolata, questa cucciola profumata di sapone che va sott'acqua, ha la sua pagina su facebook, scrive e disegna pensieri da grande.
E penso che da lontano siamo cresciute insieme, una bambina con le idee chiare e un'adulta piena di domande.

7 commenti:

  1. Tre donne e uno specchio tridimensionale: la gioia, il dolore e la curiosità di provarle entrambe.
    Tre ruoli che mai come in quei giorni hanno saputo proteggere l’altra dalla ferocità delle emozioni,
    Mai come in quei giorni il grembo di una madre è stato così vicino a dio.

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  2. Topo, anonimo sono io, obviously.
    Ora mi sono anche registrata.
    Sono la decima follower e orgogliosa di essere una tua groupie.
    Lol

    LittleTury

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  3. Sono arrivata da poco, due mesi che aspetto questo momento, una parvenza di libertà. La campagna è meravigliosa, la casa sembra una granita perchè nessuno ha pensato di riempire il bombolone del gas. Io sono qui con il mio Vaietto, con la giacca e la sciarpa, accanto al camino spento, e ricordando quei giorni mi sono commossa. Ma piango solo di gioia, finalmente.

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  4. La tua bimba?
    Mi sembra di poter finalmente incollare un tassello vero del puzzle che porta il tuo nome.
    Brividi di commozione purissima.

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  5. Che buffo, ho riletto il post e ho capito che in effetti si presta all'equivoco. No, non è la mia bimba, ma è arrivata in un momento di dolore infinito e ha iniziato a segnare dei confini. Lei e sua sorella sono le mie figliocce, e oltre che nel mondo vivono saldamente ancorate a brandelli del mio muscolo cardiaco, come dice qualcuno che vola alto e fa finta di no

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  6. Lettera a mia figlia per il suo 10° compleanno

    Dopo Dachau e Chernobil, dopo Auschwitz e l'11/9 avere una figlia è un atto di fede. Ultima lucida follia che ci rimane.
    Ma tu procedi col tuo leggero passo di danza, impara a maneggiare con perizia le emozioni che ti sfaranno ammutolire,
    A conoscere l’idioma universale che non è certo l’inglese, ma la lingua del cuore.

    So che cercherai di disinquinare il mare, ma nemmeno tu ci riuscirai.

    Ti stai addentrando nell’adolescenza, conoscerai l’amicizia che sarà per te famiglia e i conseguenti smisurati abbandoni.

    Ma ciò che più ti auguro, amore mio, è di non vivere mai come una molecola di polvere attratta e sospinta solo per forza d’inerzia.
    Sappi prendere in mano il telecomando della tua esistenza e passa sempre e senza paura all’immagine successiva.

    ps scusa topo se uso il tuo blog, ma mi sembra un naturale continuum della nostra conversazione.

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  7. Come vedi ci ho messo una casa con una porta. C'erano alberi sotto la neve e altre cose, prima, ma ora c'è posto per tutti. Accomodati pure, ti faccio un caffè. Con la panna.

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