domenica 14 luglio 2013

Certe notti


Il conto alla rovescia è iniziato ma la giornata la prendo per me, lasciando sullo sfondo le incombenze del trasloco. Seguo i miei ritmi, immaginando le curve morbide del mio futuro. Mi accompagna, per un tratto, l’Innominabile, quest’uomo folle che non smette mai di stupirmi. E mentre io smisto il passato lui si inventa il presente, spostando oggetti e prospettive. Trasformo la stanchezza in ozio, penso scrivo e lavoro, compro cibo e fiori.
Consumo una cena solitaria al cospetto di una falce di luna, le guglie bianche interrompono il cielo scuro e la grandine interrompe il silenzio. E sono magiche e struggenti queste ore sospese.

lunedì 8 luglio 2013

Il trasloco

 
L'esplosione incontrollata degli oggetti la domino con risultati apprezzabili, come dimostra la pila di casse numerate che cresce ogni giorno. Anche il fatto, non secondario, che i contenuti della casa che sto smontando abbiano quattro destinazioni diverse è relativamente sotto controllo, male che vada andrò a lavorare in piumino e infradito.
Il problema è che le cose non stanno mai zitte, ma parlano in continuazione, confondendo passato e futuro. Travestiti da oggetti arrivano ricordi che ripetono la mia storia, strisciando dalle cantine dopo un lungo letargo. Un esercito silenzioso di immagini e parole, code di balena e sogni azzurri, common loon e un orsetto perplesso di nome Settembre. Accarezzo le parole scritte da mani che non mi possono più accarezzare, mi perdo in quelle dimenticate che mi sorprendono a posteriori, elimino quelle per cui non ho spazio.
E queste giornate così provvisorie sanno di menta e di polvere.