martedì 22 maggio 2012

Il terremoto

Ci svegliamo nel letto che balla con Wish che caprioleggia sotto di noi. Terremoto? mi chiede  l'Innominabile, oscillante in quella terra di nessuno tra il sonno e la veglia. Tutto è fermo nella stanza, solo Wish continua ad affannarsi, e dopo un rimbrotto affettuoso torniamo a dormire. Lo scopriamo l'indomani, che a pochi chilometri di distanza i nostri sogni interrotti sono l'inizio di un incubo. E busso sulle pareti di tutte le stanze per mappare i muri maestri di questo posto strano e meraviglioso abitato da folli, un uomo e una donna che scambiano un terremoto con un cane che si gratta.

Persa nella rete

Incuriosita da una serie di fenomeni intellettuali involutivi mi autodiagnostico un esaurimento nervoso e mi rivolgo alla Rete per aiuto. Saltabecco da un sito all'altro, finché mi imbatto nella seguente e rassicurante considerazione, che trascrivo testualmente: Per fortuna tutti questi disturbi non compaiono sempre in tutte le donne altrimenti avremmo una serie di suicidi che in realtà in quest’epoca non sono aumentati!!!
E pensare che, dopo essermi disperata a cercare le chiavi dell'auto mentre la guidavo, cercavo solo notizie sulla mia memoria a breve. Da ora in poi mi rivolgo solo al medico condotto.

venerdì 18 maggio 2012

Non c'è più la mezza stagione

Non parlo del tempo, ma dei miei pensieri, che ultimamente sono fatti o d'estate o d'inverno. Bianchi come calce sotto il sole o neri come un corvo, non si lasciano più sfumare, si rincorrono e mi sfuggono, e pensarli mi stanca. E che voglia che ho di un un po' di grigio, come il maglione di mio padre che mi metto quando sono a casa, di sera, e scende il freddo.