Vado a letto talmente tardi che è quasi presto. Mi svegliano tre messaggi in sequenza che annunciano l'arrivo sul display della faccetta vispa di Nano, il cagnino adottato dalla Principessa. Raggiungo pile di carte bastarde, pronta a concentrarmi sul lavoro di oggi, ma la mail mi richiama altrove. I numeri prigionieri delle celle di excel si alternano a parole in libertà, e dal bilancio annuale mi trasferisco a quello esistenziale.
Finalmente un risultato con il più davanti.
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