martedì 4 gennaio 2011

Il fuoco


Avendo maturato, nel corso degli anni, una fiera avversione nei confronti del Natale, punto le mie aspettative sul Capodanno, di cui celebro con entusiasmo tutti i riti. Gli auguri, il cosa mi metto, il cosa ti porto, le lenzuola fresche nel letto, il brindisi, il cotechino con le lenticchie, gli acini d'uva in numero dispari, le mie preghiere sempre più laiche. E la transizione, quest'anno, è stata perfetta. Mi sono guardata da fuori, improbabile come il tutù nero che mi ha regalato la Principessa, volteggiare tra le fiamme. Quelle dei fuochi d'artificio, quelle della pira incendiata a mezzanotte, quelle del camino, quelle delle candele.
Bello giocare col fuoco senza bruciarsi.

1 commento:

  1. ci riprovo anche se non sono sicuro di sapere come si fa.postare un commento non è certo la mia specialità. ma l'anno nuovo lo merita e lo meriti tu. le tue speranze sono i miei desideri. Il fuoco ti affascina perchè splende e brucia. lo splendore è quello che che vedi nel sorriso delgi altri quando sai che tu hai contribuito a creare l'atmosfera in cui quel sorriso è nato. la bruciatura è il viso triste e preoccupato di chi ti sta vicino quando tu sai che, malgrado i tuoi sforzi, la vita presenta spesso aspetti che non vorresti vedere, sia in te che negli altri. tu sai dare tanti sorrisi a tuttti quelli che ti stanno vicini e non chiedi mai nulla in cambio. raccontaci sempre dei sorrisi del 2011. spero che siano molti ma molti di più delle bruciature.

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