giovedì 30 settembre 2010

Gnicchi gnocchi con la coda

Così li chiamava mia madre, quando ero piccola e inappetente, per trasformare in gioco il momento dei pasti. Prima mi lasciava giocare con un pezzo di impasto, poi me ne faceva fare qualcuno rotolandoli sulla forchetta, e una volta cotti me li scodellava nel piatto, invitandomi a mangiarli tutti prima che li trovasse il topo: guarda lì, si vede anche la coda!
E oggi, che oltretutto è giovedì, ho voglia di gnocchi che sanno di patate e di me bambina.

2 commenti:

  1. Com'è, che crescendo si ha voglia di tornare bambini. Me l'avessero detto qualche anno fa avrei riso fino a scoppiare. E invece.

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  2. E' l'antidoto perfetto al malessere, la nostra personale età dell'oro. E più passa il tempo e più dolce è il ricordo.

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