martedì 7 settembre 2010

A casa

Rientriamo di sabato, sentendoci piuttosto cretini. Non potevamo scegliere una giornata peggiore, ci saranno le code, il traffico, gli incidenti, mi dice l'Imprevedibile. Ma non abbiamo alternative. Ci alziamo alle sei, e mentre lui ingegnerizza il carico dei bagagli sui sedili posteriori perché il baule è riservato a Wish, guardo questo posto in cui sono sempre felice con la malinconia dell'ultima volta. Tornerò presto, o forse no, ma i week end sono una cosa diversa.
In poco più di quattro ore, contro ogni previsione, siamo a casa, e ho un pomeriggio intero che mi aspetta. Facciamo a Milano le stesse cose che abbiamo fatto finora, ma è tutto in miniatura. E siamo felici lo stesso.

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