martedì 26 ottobre 2010

Le parigine

Ho deciso, me ne frego dell'età e le compro. Per uso personale, mica per uscire. Le scelgo nere, con dei trafori che mi ricordano la calzamaglia bianca in cui venivo insaccata da bambina per andare alle festine. Vestito con corpetto a punto smock, golfino bianco incrociato davanti, colletto di piquet e il terrore, puro, che mi attanagliava quando scoprivo che la festa sarebbe stata animata dalla signorina dei giochi. Ma come fai a scattare per giocare a bandiera quando sei vestita come un prato di marzo?
La mia prima dichiarazione di indipendenza è avvenuta con l'eliminazione della canottiera. Poi con l'acquisto di abiti usati. E oggi, per celebrare la mia pseudo autonomia, penso che un paio di calze da soggetto di Toulouse Lautrec siano quello che ci vuole. Le sfoggerò in corridoio, facendo la ruota con Wish e i miei colleghi col becco. Tanto, sotto un bel paio di jeans, non le vede nessuno.

3 commenti:

  1. Vogliamo la foto. Quelle di seta che volevo io costavano 75 euro. Ho pensato bene di rinunciare.

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  2. Calzedonia, lana finta, € 8,95. L'unico problema, se fumi o cucini, è che prendono fuoco.

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  3. Calzedonia, lana a costine ecrù, prese l'anno scorso da mettere sotto un vestito da casa di felpa color cioccolato.
    Non ci uscirei mai, ma tanto io non fumo e quando cucino sto attenta.
    Le adoro, anche se sto sempre lì a tirarle su. :o)
    Saluti,
    Sally

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