sabato 12 marzo 2011

La lettura


E' ufficiale: sono mesi che non riesco a finire un libro che sia uno. Ne ho tre iniziati sul comodino e almeno dieci sullo scaffale dei libri da leggere. Libri, fiori e cani sono la mia passione da che ho memoria, anche il cioccolato è arrivato dopo. Amavo l'odore dei libri prima ancora di saper leggere, e guardavo i miei genitori assorti tra le pagine come custodi di un sapere esoterico (cosa che mi succede anche oggi quando vedo leggere in cirillico). Ottimista di natura, mi interrogo su questa inspiegabile astensione: Alzheimer precoce, implosione intellettuale o pigrizia?
Poi mi rendo conto che sono talmente assorbita dalle mie, di storie, e da quelle che ho intorno, che le storie di carta le lascio da parte.
Ma li sogno di notte, quei libri che quando finiscono ti lasciano orfana, sfinita e cambiata. E spero che nella mia vita entrino ancora Useppe, e Ariane e Solal, e i viaggiatori di Bowles, e le anime perse di Mason, e Adso da Melk, e i profumi di Suskind, e i clown pieni di opinioni, e i Buddenbrook, e Narciso e Boccadoro e Donna Prassede e tutti quelli di cui non ricordo il nome che mi hanno tenuto compagnia di giorno e sveglia la notte.

4 commenti:

  1. Mi hai fatto venire la pelle d'oca con questa chiusura. Tutti per nome, tutti stretti nel cuore.

    RispondiElimina
  2. Da che ho memoria, leggo. E non sarei quella che sono senza i libri che mi hanno accompagnata nella vita, sia quelli che ho riletto più volte, sia quelli a cui avrei dato fuoco (..ma non l'ho mai fatto..).

    RispondiElimina
  3. Taglia, copia, incolla e soprattutto aggiungi, Jacq. Prendiamo una casa tutta per loro così quando ne sentiamo la mancanza possiamo andarli a trovare.

    RispondiElimina