Alla fine ci andiamo, a sentire Ludovico Einaudi all'Hangar Bicocca. Soffitti altissimi, atmosfera irreale, un piano tra sette torri improbabili e neanche troppo dritte. Una musica che sembra un'esistenza. Rabbia, dolcezza, inizio, fine, eroismo, malinconia, forza e abbandono. E vorrei tanto avere un reagente chimico per colorare, in questo spazio immenso, i pensieri e i ricordi che escono dalla testa di noi che ascoltiamo.
Grazie. Come stare lì. ;o)
RispondiEliminaSe passi da me, trovi un piccolo premio per te.
Una cosa semplice, ma te lo passo davvero volentieri.
A presto,
Sally
Grazie Sally. Premio inaspettato, doppia felicità. Ti ho scritto.
RispondiEliminaDavvero ti è piaciuto?
RispondiEliminaparli del premio o del concerto? comunque la risposta è sì in entrambi i casi. non come il tuo post su Emilia Country, però. E nemmeno come l'incipit delle pere. se i tuoi colpi di genio letterari fossero musica altro che Beatles su iTunes. Calzino in cima alle classifiche per sempre.
RispondiEliminaDai dai ma che dici? mi fai emozionare :)
RispondiEliminaMi tolgo il cappello, inchino, giravolta, piroetta.
Grazie!
Apprezzo la performance da saltimbanco, ma sei molto più di un menestrello. Tu voli alto, ma la cosa più bella è che non te ne rendi conto, e sembri una di noi. Grazie a te.
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