venerdì 12 novembre 2010

La lezione del croque monsieur


Lo ordiniamo tutte e tre, a pranzo. Aspettiamo fameliche una crosticina gratinata che corona un tripudio di formaggi filanti e prosciutti fragranti, invece no. Praticamente, un toast a crudo, adagiato su misticanze, ma siamo talmente deluse che lo spazzoliamo in un attimo. Gli ingredienti sono freschi e di buona qualità, è solo l'esecuzione che è sbagliata. Interroghiamo il compìto tenutario che ce lo ha somministrato e ci viene risposto, nell'ordine, che a) quella è l'unica e l'autentica ricetta del croc (sic) b) il termine croc si riferisce all'emmental grattugiato a crudo sulla sommità (l'onomatopeica è un'opinione) e c) i numerosi gourmet parigini che avrebbero gustato questa delizia nel milanesissimo bar-à-fleurs in cui ci troviamo ne sarebbero rimasti deliziati.
Sto talmente bene, in compagnia della Socia e della Neonata, che invece di reagire tignosamente decido di trarne una lezione. Negare l'evidenza aggiungendo il ridicolo all'assurdo è indice di un'evangelica professionalità.
Da oggi crederci sempre, arrendersi mai.

2 commenti:

  1. mo chi è la neonata? me devo ingelosì? lady tremain... ti lascio senza gemelle...

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  2. la Neonata ha la mia età o poco più e la chiamo così perchè ha i freni inibitori al minimo, come una neonata. se si stufa mentre le parli prende e se ne va. fantastica.

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