venerdì 25 febbraio 2011

Saturno dentro


Sono di equilibrio instabile, cado anche da ferma. Eppure, da quando ho trovato il mio baricentro scoprendo che ha la mia faccia, sono diventata contagiosa. O forse solo superba, pensando a quanti anelli mi gravitano intorno. Come quelli di Saturno, che abbraccia simbologie tra cui il dovere, la privazione, la logica, la capacità di concentrazione, la vecchiaia (courtesy of Wikipedia).
Sono un pianeta e non me n'ero accorta.

8 commenti:

  1. Il mio ultimamente vacilla un po', anche se pure il mio baricentro ha la mia faccia. Forse allora il punto è che non so più che faccia ho...

    Sono incappata in un tuo vecchio post e sono rimasta sbalordita nel trovare le mie stesse parole scritte da altre dita: "Non faccio manutenzione perchè nella coppia non mi sono mai sentita l'altra metà di una mela. Io sono una mela intera, non c'è niente da fare.". E'bello sapere che ci sono altre mele intere al mondo.
    Mi piace il tuo blog, un saluto

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  2. Prima di dire la mia, mi spiegate che cosa significa "il mio baricentro ha la mia faccia"?
    A forza di leggere dal secondo al venticinquesimo grado, magari la risposta è "TUTTO È NEL MIO VOLTO" e io non l'ho capito.
    Attendo lumi e non lumini. :)
    Jacq

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  3. Cosa voglia dire Miwako non lo so per certo. Quello che voglio dire io, invece, è molto semplice: a darmi equilibrio sono solo io. Ho sempre saputo che dovevo farlo, e ora, semplicemente, sono passata all'azione.

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  4. Grazie per le tue parole Miwako, torna quando vuoi. Le mele intere sono sempre benvenute.

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  5. Ah, vabbè. Allora non ho molto da dire se non che a darmi equilibro - per fortuna - sono solo io (come te), ché se dovessi aspettare che siano gli altri a darmelo, starei fresca.

    Il problema semmai (almeno, lo era un tempo)... è che le persone che si danno equilibrio da sé (magari instabile visto dall'interno e stabilissimo visto dall'esterno) si ritrovano spesso a fare da stampella agli altri.
    Ci ho fatto un anno di analisi per questo motivo, finché lo psicologo (che contestavo sempre ma era in gamba) mi ha detto: «Che vuoi fare, J.? Questo è il tuo daimon: ESSERE PER GLI ALTRI». Meno male che l'analisi è durata solo un anno: per farmi ascoltare, ho dovuto pagare!;)))

    Ciao mia cara. Mi hai fatto tornare in mente la canzone degli Stadio (Equilibrio instabile) e un periodo confuso della mia vita...
    Jacqueline

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  6. Logorroica? Io direi adorabile, e assolutamente irresistibile.

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  7. belli questi commenti. e comunque beate voi. mele intere, baricentri in faccia... io ancora nulla. mi sento come waiting for godot. il deserto dei tartari. mediterraneo. ma prima o poi capisco, spero.
    ps. artemide, la cosa dello psicologo è fantastica.

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