Eccolo, uno dei miei oggetti del desiderio. Quando l'ho visto, ed è stato amore a prima vista, era molto caro, adesso è pure introvabile. Lo smoking di Yves Saint Laurent, qui in uno scatto di Helmut Newton. Due titani per un'opera perfetta.
E quanto è femminile un vestito da uomo quando si posa sulle forme più fragili di una di noi.
Adoro gli abiti degli uomini, spesso rimango dinanzi le vetrine maschili ad imprecare la mia sessualità. Il nome del tuo blog è qualcosa di fenomenale e mi viene la canzone di Baglioni... "Sarebbe meglio camminare carponi, vagabondi pelosi di cespugli e pozzanghere padroni..." :)
RispondiEliminaA proposito di nomastica dei blog, vogliamo parlare dei clandestini di razza?
RispondiEliminavolevo dire Onomastica, s'intende.
RispondiEliminaQuando amo una persona (amore-amore ma anche amore-bene), mi piace indossare una sua cosa.
RispondiEliminaDi mio nonno, una camicia.
Di mio padre, una giacca, una cravatta e un paio di pantaloni bianchi di quand'era ragazzo.
Di mio marito, i pigiama.
Di mio figlio, i maglioni.
Ladra di tutti, io.
Ladra e poetessa.
RispondiEliminaAnch'io ogni tanto dormo con una camicia di mio padre risalente agli anni 50, c'è un pigiama che nella vita precedente è stato più importante di un anello di fidanzamento e ancora oggi, quando mi manca, sniffo i maglioni del mio uomo.
Quante generazioni di uomini, nella tua vita.