E' ufficiale, da vicino non ci vedo più. Da lontano, in compenso, la mia vista da falchetto è rimasta inalterata. Ma a farmi percepire il senso degli anni che dolcemente si depositano sulle mie spalle non è la vista, è la visione.
Ascolto storie di amori interrotti, amori disperati, amori senza amore, e prima che il finale mi venga svelato vedo già trama e orizzonte dipanarsi con chiarezza, come il fondale all'alba quando il mare è calmo. E in ogni storia di dolore o di felicità riconquistata leggo sempre un pezzo della mia, di storia. Quella che è stata e quella che avrebbe potuto essere, come se una vita non bastasse e ne avessi anche una di scorta.
Tu non sai quanto ti capisca. Fino a 46 anni avevo una vista perfetta e 11/10. A 47 sono diventata (un poco) miope, (molto) presbite e anche un poco astigmatica.
RispondiEliminaEcché!
Bella la tua differenza tra vista e visione. Anche se temo abbia a che vedere sempre con quella cosa che si deposita sulle spalle e che non è la forfora.
:)))
Che perfezione, questo post. Mi ci ritrovo in tutto, anche se non è vero.
RispondiEliminaCiao Artemide, mi sa che siamo coetanee io e te, io i 47 li faccio ad aprile. E gli occhiali me li vorrei regalare a 48, ma mi sa che dovrò capitolare molto prima.
RispondiEliminaE tu, Petulia, riesci a farmi ridere anche mentre sorrido.
quando avevo un anno e mezzo, al mare, mi si arrossò un occhio. Mamma per scrupolo congiuntivite mi portò dall'oculista. ancora maledico quel giorno (che neanche ricordo). da allora formalmente porto gli occhiali.
RispondiEliminaInutile dirvi com'erano le montature per bimbi negli anni 70. un vero bijoux.
E cara la mia Gio, no. Io ad aprile compio gli anni, sì, ma saranno 53. Diciamo ben portati. Di testa compio, di volta in volta, 12 e 144 anni. Dipende dalle annate.
RispondiEliminaGli occhiali, peraltro, danno un tocco di eleganza e mistero che a 47 anni donano parecchio.
Jacq/Arte