giovedì 3 febbraio 2011

Storie con la coda


Se riesco, all'ora di pranzo porto Wish ai giardini. Faccio lunghi giri evitando l'area riservata ai suoi simili, vista la sua scarsa propensione alle relazioni sociali, mentre io socializzo con tutti gli accompagnatori di cani anziani, convalescenti o incidentati, di cui ascolto gesta e vicende. E sono storie di grande tenerezza e amore infinito, come il labrador vecchissimo e infortunato che viene portato dall'omeopata veterinario tutte le settimane ma ha finalmente ripreso a fare qualche passo, o la retriever che non vuole saperne di svezzare i suoi cuccioli e soffrirà di più quando le verranno tolti, e il cagnino abbandonato che ha perso una zampa e trovato una seconda famiglia che lo adora. E mentre Wish parte al galoppo lanciato verso una magnolia che ha scambiato per me, mi volto a guardarli, questi cani dignitosi per i quali il tempo è sempre troppo breve.

2 commenti:

  1. Mi fai piangere Gio. Come mi manca un animale nella mia vita.

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  2. Ti capisco, gli animali, come i libri, sono gli unici che non ti tradiscono mai. Di bestie, invece, c'è sempre una certa abbondanza.

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