giovedì 10 febbraio 2011
Plastiche infermità
Le mutilatine, come le chiama Dagospia. Donne che hanno rinunciato all'identità del loro volto per una sequenza artificiale di vuoti e di pieni. Fanno già storia, queste facce plasmate da aghi e bisturi invece che dal tempo, dall'effetto profilo di cernia dei primi lifting agli sguardi stuporosi incastonati in zigomi da criceto. Oggi, invece, il botox elimina le zampe di gallina donandone l'espressione. Fissa, invariata e arcigna, spesso sormontata dal corno risultante dalla distensione innaturale delle rughe alla base del naso.
E io, che quando incontro la mia faccia stanca in una vetrina ci leggo anni, schiaffi e sorrisi, mi consolo pensando che se col tempo finirò con l'assomigliare a un animale, sarò uno sharpei.
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mi fai sorridere Gio, che bella che sei, con i tuoi schiaffi e i tuoi sorrisi...
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