martedì 22 febbraio 2011

Compagni di viaggio


Il vero problema, con i problemi, consiste nell'accettarli. Sono come squali che visti da terra ti fanno passare la voglia di entrare in acqua. Poi ti butti, li incroci, ci nuoti accanto e te li lasci alle spalle, in attesa di incontrarne di nuovi. Così è stata la mia vita, e se la leggo al contrario a volte non ci credo. Era uno squalo l'amore mentre finiva, la malattia che mi cresceva accanto, la barbarie nel lavoro, la volgarità di comportamenti che avrei voluto esemplari.
Squali con cui ho imparato a convivere, mentre insieme nuotiamo verso riva, io in cerca di pace, e loro di prede.

2 commenti:

  1. Non basta affrontarli, i problemi, Gio? Bisogna pure accettarli?

    Sai che non ho mai visto la cosa in questi termini? Per me un problema è sempre qualcosa di cui da qualche parte - a ben guardare - s'intravvede la soluzione.

    Non lo vedo arrivare da lontano, non mi ricordo più di esso quando è ripartito. E quando ci nuoto assieme (per riprendere la tua allegoria), non lo vedo come un nemico.

    Non ho mai capito nulla della vita?
    (A voler stare attenti, io di problemi ne avrei più di qualcuno, ma l'attenzione si volge solo verso le cose belle della mia vita).

    Ti mando un abbraccio.

    Jacqueline

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  2. E' quello che volevo dire. Per affrontarli devi prima accettarli, nel senso che io a volte cerco di ignorarli (tecnica da non sottovalutare, a volte si è dimostrata efficace). Poi li affronti, ma a volte la soluzione passa attraverso la convivenza. Sono sostanzialmente d'accordo con te, i problemi sono compagni di viaggio, non nemici, e allora tanto vale nuotare affiancati.
    Il tuo abbraccio lo ricambio forte, e ti ringrazio per la tua visita e le tue parole.

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