giovedì 26 maggio 2011

Dialoghi notturni

Usciamo dopo cena, noi tre, un'ipotesi di famiglia che non regge ma resiste, con una Wish sempre più sdilinquita, l'Innominabile sempre più monolitico, e io, che assomiglio oramai all'acrostico bizzarro.
Siamo fiacchi di caldo e stanchezza, e procediamo senza meta tra luci e odori e domande, le mie.
Ma tu ti sei emozionato quando....? No. E quando.....? No, direi di no.
Ma allora non ti sei mai emozionato, in vita tua? Certo che mi sono emozionato. E quando? Non me lo ricordo, ma ricordo di essermi emozionato. Ah.
Non desisto. Ma quando pensi a me a cosa pensi? A te, a cosa devo pensare? Non so, ad un particolare, ai miei capelli, al fatto che ho sempre gli stivali... Io penso a te nell'insieme.
Eccoci qua, una portatrice sana di ricordi a spasso con una tabula rasa. E in questa notte che sa di catrame e fiori bianchi provo una felicità totale e senza ragione.

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