martedì 29 novembre 2011

Fuga per la vittoria

La trasparenza dell'istinto è meravigliosa. Precipitato di intenzioni purissime al netto di ogni sovrastruttura, nonostante gli sforzi didattici dell'Innominabile, Wish ne è una conferma inconfutabile. Il suo amore, sicuramente costante, raggiunge picchi siderali quando mi identifica con la soddisfazione del bisogno (pappa acqua gioco uscita coccola).
Per quanto riguarda i bisogni quelli che raccolgo per strada, invece, il discorso è diverso. Lo stimolo si manifesta con una fregola motoria che parte da un'accelerazione impercettibile e si trasforma in una corsa trionfale verso la meta. E corre, corre e corre, poi si ferma come a pregustare la festa che viene, e quindi si slancia, definitiva, per colpire. E così ieri rimango con guinzaglio e collare in mano mentre lei parte come un siluro caudato tra passanti attoniti, mentre la inseguo terrorizzata sventolando a mo' di disclaimer il mio sacchettino dell'Amsa e urlando "aspetta, non lì, Wish, non lì. Appunto".
Perchè lo so che lei certe cose le fa solo sulle strisce. Mica per niente è svizzera.

4 commenti:

  1. Consiglio a tal proposito l'apposito capitolo di "I cani lo sanno. Elogio dello sguardo rasoterra" di Andrea Scanzi. (Io, da orfana di cane, ho nostalgia anche di quello. E l'altro giorno mi sono commossa ad un effluvio che era proprio come quello suo, preciso. Pensa tu.)

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  2. Qualsiasi cosa sia svizzera riveste nel mio cuore una posizione del tutto particolare. Che bello...

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  3. no Calzino, lei è proprio una bovara. mi spiace, ma se l'avessi vista ieri mi daresti ragione. bella come il sole, ma chic proprio no.
    IPdM, anch'io vivo di odori, per quello coi cani vado d'accordo. e l'odore di wish al mio naso è sublime.
    Giovy, wish è una bernese di vocazione, ma è nata in provincia di viterbo. però non ha accento, giuro.

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