venerdì 4 novembre 2011

Cavalli indignati

 Della mia trascorsa frequentazione con il mondo equino ho conservato molti sogni e un paio di lezioni, una delle quali descrive alla perfezione il mio stato d'animo di questi giorni. Il cavallo è un animale gregario per necessità, il branco è la sua salvezza e la punizione più temuta per chi non ne rispetta la gerarchia è l'estromissione. Ma il vero incubo per il cavallo consiste nel trovarsi davanti a un pericolo senza via di fuga: è quello il momento in cui la follia può trasformare un animale meraviglioso da preda in una furia incontenibile. Così mi sento io, esposta da un lato e senza alternative dall'altro. E non lo so se mi limito a rampare o se inizio a tirare doppie.

3 commenti:

  1. Che succede? Che bella la tua frase sull'evoluzione al posto della rivoluzione.

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  2. tranquilla, solo una deglutizione difficile di fronte all'ennesima manifestazione di indigenza intellettuale. una notte di sonno con wish accanto e sto già meglio.

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  3. indigenza intellettuale...
    ...fantastica definizione, che faccio mia.

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