sabato 12 novembre 2011

La sindrome del mulo

Dei miei tanti difetti, la pazienza è il più pernicioso. Credo si tratti di una forma di pigrizia corroborata da un'immotivata tendenza all'allegria, dall'attrazione per i caratteri forti e dall'eccesso di esposizione a una madre allevata dalle suore. Completa il quadro il fatto che essendo incapace di gestire i conflitti li rifuggo con consumata perizia. E così perpetuo i silenzi, chino la testa e tiro avanti. Da qualche tempo, però, come mulo valgo poco, e resto schiacciata dal peso infinito di parole non dette.
Che voglia di esplodere, come un incendio nella notte, un temporale in estate, un urlo nel silenzio.

8 commenti:

  1. Lo dico sempre che l'effetto tupperware è tremendo: non sai quante volte. Accumuli accumuli accumuli e accumuli ancora finchè il coperchio non scoppia. E magari dentro al contenitore c'era, chennesò, tipo ribollita o pappa col pomodoro. Una bella schifezza da ripulire.

    RispondiElimina
  2. Che dico, dentro al tupperware non ci potrebbe essere una cotoletta o uno stinco di maiale? Qualcosa di più compatto, insomma.
    oh, mai.

    RispondiElimina
  3. il mio è piemo di melassa e sale grosso. Se esplodo appiccico e scricchiolo per un decennio.

    RispondiElimina
  4. però posso venire a darti una mano e ci puliamo a vicenda (come le scimmiette)

    RispondiElimina
  5. è la solita storia dell'acqua cheta, che poi fa i maremoti. io c'ho distrutto universi di sicurezze consolidate, con una sola esplosione.

    RispondiElimina
  6. è quello il punto. a furia di caricarti diventi una bomba H.

    RispondiElimina
  7. Com'è possibile che tutte le volte che vengo a trovarti qui, io mi ritrovi così tanto? Stavolta, però, al contrario: io maestra di esplosioni spettacolari, con tanto di morti, feriti e dispersi, ora mi trovo costretta a recuperare dall'ultimo cassetto del mio armadio una pazienza che credevo addirittura di non avere, ma che in un attimo ho dovuto tirar fuori.
    Questo periodo comincia ad essere più complicato che meraviglioso. E qualche osso inizia a scricchiolare...

    RispondiElimina
  8. proporngo uno scambio: tu acqua cheta, io vulcano, e vediamo l'effetto che fa.

    RispondiElimina