mercoledì 26 ottobre 2011

In-competenze

L'ufficio che non c'è si materializza oggi a casa della Socia, dove l'idea è quella di un pranzo al volo. E infatti si vola, planando tra fette di pane ai cereali sfornato giusto in tempo per accogliere la gelatina d'uva portata dalla Terza insieme ad altre prelibatezze per sostenere le nostre tempeste cerebrali. Sul più bello la Socia deve uscire, e sua figlia viene accolta al rientro da scuola da due zie e un cane. In assenza di indicazioni specifiche le prepariamo la solita pasta in bianco, sembriamo due dementi. Olio o burro, mi chiede la Terza, mentre io entro in crisi di fronte alla salatura dell'acqua e al momento di calare il fusillo mi aggiro smarrita, chiedendomi quanti ne mangerà. Ci consultiamo su tutto, controllando il tempo di cottura come a Cape Canaveral, cerchiamo la grattugia mentre la piccola, alta come noi, sfodera la busta di parmigiano già pronto osservandoci perplessa.
Se di fronte ai figli i genitori si sentono inadeguati le zie è meglio che si sparino subito.

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