mercoledì 5 ottobre 2011

Le conseguenze di una lunga estate calda

Che svegliarsi alle due di notte perchè sei diventata il piatto forte delle zanzare non è proprio quello che si dice l'esito di un sonno ristoratore. Il tutto dopo esserti addormentata in un'atmosfera da cripta inquietante, visto che gli zampironi li hai finiti da un pezzo, e a dormire ci vai con le candele di geranella accese, nella speranza che non accendano anche te e le suppellettili.
Rivoglio l'ottobre della mia infanzia, quando tornavo a scuola già vestita di lana e le caldarroste confermavano l'autunno e annunciavano l''inverno. E la prima castagna matta della stagione la raccoglievo e la mettevo in tasca, per proteggermi dal raffreddore.
Chissà gli alberi cosa ne pensano, di questo clima posticcio e snaturato che riflette la follia di noi poveri umani.

3 commenti:

  1. gli alberi, o si seccano o rifioriscono come a primavera. cmq, danno segni di instabilità emotiva. io li manderei da un buon terapeuta.

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  2. pensa che a Bologna alcuni ippocastani hanno perso le castagne e sono tornati a fiorire con le gemme e quant'altro.
    mamma mia.

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  3. e calzino che ci fa a bologna, con tutto sto caldo?

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