martedì 13 luglio 2010

Il mio blog/2

Ma la cosa fantastica del blog è un'altra.
Ho passato buona parte della giornata a sistemare il mio Nuovo Ufficio. Si tratta di un anonimo mobiletto a tre piani recuperato dalla chiusura della Casa Precedente. Non è particolarmente armonioso, ma è molto solido. Ospita tutti i formati di carta che minacciano la mia esistenza ricordandomi la precarietà mia, del mio lavoro e del mio essere-qui-ora. Causa esiguità dello spazio e molteplicità delle fonti le attività di archiviazione, collazione, compressione fisica, schedatura e sistemazione finale hanno richiesto l'intero pomeriggio. Ora ho le unghie da cercatrice di tartufi, il solito mucchio di fogli residui da categoria Varie che mi guarda irridente (non c'è spazio per le Varie veramente varie, al massimo per le Varie ed eventuali), e sono esausta.
Invece il blog non dovrò mai archiviarlo, perché è immanente e immateriale.
E allora vorrei un blog della mia vita con tutti gli SMS che ho dovuto cancellare per liberare memoria, i pensieri che ho fatto, i progetti che non ho ancora realizzato. Soprattutto vorrei un blog olfattivo con tutti gli odori della mia infanzia, la Drogheria Formaggia, la Cartoleria De Magistris, i baci della mia mamma, le valigie di mio padre quando tornava dai suoi viaggi, i miei cani, settembre, il sole quando è inverno, la terra bagnata, le foglie secche, l'alito dei cavalli, il pitosforo e il primo bicchiere di Falanghina ghiacciata quando viene l'estate.
Vorrei essere un'ape.
 

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