martedì 17 gennaio 2012

Notte, rose e caffè

Ed eccomi pronta per la terza sessione di lavoro della giornata. Rinfrancata dal freddo glaciale della passeggiata con Wish mi accomodo nel mio nuovo ufficio, che da quando il lavoro ha preso l'abbrivio si è trasferito dal divano al tavolo di cucina. Sulla sedia vuota ci metto le rose, mi faccio un caffè lungo e bollente, accendo una sigaretta e una candela.
E non la baratterei con nulla, questa notte di lavoro che se la guardo mi sorride.

5 commenti:

  1. Come mai questo cambio di postazione Gio?
    Cioè, sei bella anche in cucina, ma accucciata sul divano è più... più... webmà :)

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  2. è molto webmà, ma la schiena della webmà è entrata in sciopero, voleva una sedia con schienale e braccioli. inoltre la suddetta webmà deve prendere degli appunti su carta e sul tavolino da salotto non aveva lo spazio per blocco e penna....

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  3. Io non riuscirei a lavorare di notte.
    Il Mattino presto mi si addice di più....

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  4. Lavorare di notte ha il suo fascino (come studiare, dipingere, leggere... O qualsiasi altra attività intellettiva)

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  5. ecco, invece a me che il lavoro mi ha rubato l'anima e i sogni la notte, a me che il lavoro è un amore andato a male, ecco a me mi viene l'invidia, mi.

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