lunedì 14 novembre 2011

Un sussulto inaspettato

Ci sono valori di cui sono in grado di ricostruire perfettamente la formazione. Ad esempio, ho smesso di sottrarre oggetti a terzi verso i tre anni, quando mia madre, con una sintesi mirabile, mi ha spiegato i rudimenti del contratto sociale, del rispetto della proprietà e della pacifica convivenza tra i popoli: "e se ti rubassero la tua, di bambola, come ci rimarresti?".
Di altri, invece, non saprei dire come si siano radicati nella mia coscienza. Ci rifletto oggi, dopo l'ennesima conversazione sugli studi e i futuri internazionali di figli degli altri. Lo capisco, tre maschi in esubero rispetto a primogenito e femmine i miei bisnonni li hanno salutati una mattina d'inverno e poi, dall'Argentina, non sono tornati più. Eppure ci trovo qualcosa di dissonante, in questa voglia di andarsene finita la festa, e scopro di essere abitata da un patriottismo che non conoscevo.
Forse sono solo vigliacca, vecchia o pigra, ma io questa nave che fa acqua da tutte le parti non la lascio, anzi. Con quel poco che ho lustro gli ottoni e lavo la coperta e tappo le falle, resto in Italia ma lontano ci vado lo stesso.

4 commenti:

  1. in effetti non serve partire per allontanarsi in coscienza da certe cose...
    mi piace la tua riflessione, mi piace l'ironia che lasci trasparire e nello stesso tempo mi piace la determinazione e la grinta che traspaiono sempre, nei tuoi post
    un bacio

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  2. l'ironia, anche se spuntata, è l'unica arma che mi resta. in quanto a grinta e determinazione mi fa piacere che traspaia, perché a volte nelle mie tasche non la trovo...

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  3. Madre si è fatta beccare in cassa, in un negozio di calzature, nel tentativo di infilare un bel paio di scarpe nella scatola di uno in offerta. Ecco perché sono cresciuto così. -.-"

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  4. Matteo, il furto è furto, l'esproprio è esproprio. madre (?!) si è solo praticata uno sconto in anticipo sui saldi, diciamo che ha precorso i tempi. insomma, un'avanguardista. e poi ha fatto te, che cosa vuoi di più?

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