Ed eccomi qua, tra abissi ed orizzonti che si alternano senza chiedere permesso, imprevedibili come il mare che mi riempie lo sguardo, come il morso della disperazione, come la purezza di felicità rotonde. Le isolo tra le sbarre del valore assoluto, queste elisioni apparenti, ma la loro storia relativa me la porto scritta addosso. Sono graffi e carezze che compongono il mio cambiare, lento e inesorabile come me. E mi lascio trasportare, come una nota stonata alla ricerca dell'armonia.
Nessun commento:
Posta un commento