martedì 12 luglio 2011

Di notte

Ci alziamo da tavola allegri e decisamente brilli, io con la mia Ka di nome Karlotta che mi attende e l'Innominabile che si offre di scortarmi in moto. E io, che mi perdo camminando di giorno, figuriamoci guidando di notte, gli chiedo di precedermi, non di seguirmi. Così facciamo, metafora di noi due che giochiamo a perderci per ritrovarci nell'immobilità perplessa di una città svuotata.
Metto la musica a manetta, la mia banda suona il rock fino all'Arco della Pace, poi baby jane e poi la colonna sonora me la regalano i rumori ovattati, come di macchine nella neve, di noi che attraversiamo questo buio provvisorio. Ci affianchiamo ai semafori e mi accarezza con lo sguardo, nero di velluto liquido, mentre insieme percorriamo la strada di casa.

2 commenti:

  1. e tu sei la Meraviglia.
    se mi dai notizie sul tuo status umore/lavoro te ne sarò grata.
    un abbraccio

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