Il vantaggio è che la coreografia la conosco bene, l'ho già ballata più volte con le varianti del caso. Funziona così, che all'inizio ti sembra solo che venga buio prima, anche se è primavera. Poi ti accorgi che anche la luce del giorno tarda ad arrivare, e inizi a chiederti delle cose. Poi, lentamente, non distingui il giorno dalla notte, e capisci che non sei più tra cielo e terra ma sei caduta nel tunnel, non sai più dov'è l'ingresso e la fine non si vede.
Si chiama depressione, e rende tutto spaventosamente difficile. Alzarsi, lavarsi, portare fuori la tua cagnona adorata sono imprese sfiancanti. Concentrarsi è impossibile. La quotidianità diventa un rotolo di filo spinato che ti avvolge nelle sue volute, hai paura di parlare, di agire, di sperare.
E vorresti solo riuscire a piangere, ma il groppo resta lì, in gola, e ti ferma respiro, parole ed emozioni.
Ne ho percorsi almeno due, di questi tunnel, il terzo non mi spaventa. E' solo che stavolta mi ha colpito alle spalle, il bastardo, e non conosco la faccia del mio nemico.
bastardo quel tunnel, ma quando si riesce a venirne fuori è una vittoria immensa, e un passo in più verso una parte ancora migliore di noi...
RispondiEliminaun abbraccio di cuore Gio, se può servire...
serve tutto IRE, lo accetto con gioia e gratitudine.
RispondiEliminaConosco quel tipo di tunnel (o meglio, la me stessa di prima lo conosceva), e anch'io l'ho percorso tre volte. Alla terza si aggiunsero gli attacchi di panico. Quando chiesi aiuto, le persone dalle quali ero certa di riceverlo fecero finta di non accorgersi di nulla. Il più grande sostegno mi arrivò da chi meno me lo aspettavo. Se nella tua vita in questo momento ci sono delle latitanze, auguro anche a te l'aiuto inaspettato di qualcuno.
RispondiEliminaTi stimo
grazie maria pia, come vedi l'aiuto inaspettato arriva, lo dimostrano queste parole scambiate tra sconosciute. ma io so, e lo sai anche tu, che l'unico aiuto che serve è quello che viene da noi. difficile, ma possibile.
RispondiEliminaauguri anche a te, e grazie ancora.
ciccia ma cosa dici. per favore ricomprati i dolcetti francesi, io ti prendo una boccia di cervaro e poi dopo la terza partita di burraco ne riparliamo.
RispondiEliminaCaspita, ai dolcetti francesi e al cervaro mi unirei volentieri...
RispondiEliminaE' vero che deve partire da noi, ma mi sono accorta che a volte, dopo avere sperimentato che a qualcuno importa, importa DAVVERO che tu riesca ad uscirne, dentro di noi improvvisamente scatta qualcosa che ci rende più forti, e da quel momento non è più tutto così faticoso.
Tornerò presto a vedere come stai.
Pia
Ciao principessa, ok per i macarons, il cervaro e il burraco, magari l'insieme ha una valenza terapeutica insperata. ma solo se li condividi.
RispondiEliminaHai ragione Pia, qualcosa è scattato, e la galleria mi sembra già più breve.
grazie sai.