E così, invece di cambiare aria, cambiamo solo la coreografia. Costruiamo la nostra vacanza giorno per giorno, alternando dormite bibliche, sessioni di lettura, camminate con Wish al seguito, visioni di film spalmati ciascuno sul suo divano, ispirazioni culinarie e coltivazione di idee.
E sono quasi felice di questo tempo che mi ricorda i brandelli d'estate trascorsi in Germania da adolescente, con i piedi bagnati e l'odore dei vestiti umidi. E sembra quasi che ci mettiamo d'accordo, io e questa pioggia benevola, che mi offre un motivo per non fare programmi ma mi lascia giusto il tempo per una rapida spesa o una passeggiata.
Mi guardo da fuori, sospesa come una goccia che non sa dove atterrare, tra tuoni lontani e futuri possibili, e la mia estate sa di asfalto e afa e terra bagnata.
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