Una coperta di Linus ce l'hanno tutti, io invece ho un divano. Luce e leggerezza, bianco nei cuscini e trasparente nella struttura, a ben guardare l'ho scelto con velleità stilistiche. E' piaciuto molto anche a Wish, che l'ha trasformato nel suo quartier generale. Allora l'ho coperto con teli dell'Ikea che cambio più spesso delle lenzuola, ma l'effetto minimalismo postavanguardista ha subito un tracollo. Poi ci ho trasferito l'ufficio che non c'è, ovvero il mio Vaietto che mi porta la voce della Socia via skype mentre io mi accoccolo tra i cuscini, enormi, che ho aggiunto in quantità. Poi ho iniziato a mangiarci quando sono sola, e infine a scavarmici la tana nelle notti in cui senza Innominabile il letto mi fa tristezza. E l'idea di partire lasciandolo qui, il mio baricentro polivalente, mi fa già venire l'orticaria.
il divano è una roba sacra, io l'ho sempre detto. il nuovo focolare.
RispondiEliminaHai ragione. Se riesco a inserire un microonde nello schienale è fatta.
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