martedì 20 dicembre 2011

Uomini e topi

E' con un timing degno di Monsieur Hulot che la spia del motore inizia a lampeggiare. Vorrei ignorarla ma non c'è tempo, e dopo un'ora e pochi chilometri approdo dal mio meccanico di fiducia e gli affido l'auto che dopodomani porterà a Roma Wish e l'Innominabile. Il meccanico mi richiama dopo un paio d'ore: il problema riguarda la sonda lambda - che già mi sembra fantascienza - ma in campagna è abbastanza comune. Insomma, i topi si sono mangiati tutto. Peccato che la macchina stazioni abitualmente in un cortile metropolitano con molto cemento e un'intenzione di verde, ma evidentemente l'urbanizzazione coinvolge uomini e topi in egual misura.
E penso con nostalgia allo spot preferito della mia infanzia, "metti un tigre nel motore", quando ancora credevo che inserire un gattone nel pieno fosse consentito, oltre che dal gattone medesimo, anche dalle associazioni animaliste, e bastasse per scomparire in un turbinio di ottani. Oggi, invece, a fermarmi bastano gli spuntini notturni di una famiglia di pantegane.
Non c'è più poesia.

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