mercoledì 4 agosto 2010

Lezioni di vita

Inizio la giornata salvando una ranocchietta finita nella piscina, osservando la perfezione spontanea dei suoi movimenti.
Poi guardo una foglia piccolina, che sembra mossa dal vento. Un vento strano, di terra, che soffia diritto come un fuso. E infatti a muoverla è una formica, che seguo con lo sguardo fino al suo formicaio dove convergono le sue colleghe con i loro carichi diversificati. Semi, fili d'erba secca, foglie, insetti morti.
Mi chiedo se a sovrintendere sui flussi c'è una formica responsabile della dispensa, e penso agli inverni sotto la neve, quando le briciole della mia colazione diventeranno un pasto da re.
Mangio la mia fetta di torta caprese nei pressi del formicaio, attenta a scrollarla a ogni morso.
Io una vita più dignitosa di quella della formica non riesco a immaginarla.

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