Riesco ad andare a letto a un'ora decente e mi sveglio di conseguenza, dopo una serata di bellezza e indolenza. Sono sola, l'Innominabile latita e Wish con lui. Percorro veloce i resti del giorno e della notte, rifacendo il letto, rimuovendo bicchieri e posaceneri e giornali. E quando arrivano ci sorridiamo tutti e tre, lui che mi ha portato le brioche alla crema, Wish con un bell'appetito argentino e io che dismetto, almeno temporaneamente, la sindrome di Atlante. E la giornata parte prima e col piede giusto, con un sacco di cose già fatte, insieme.
Quanto sono grandi le cose piccole.
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