
Sono 29 anni che ci facciamo gli auguri, vicine nel
calendario come nella vita. Siamo la dimostrazione inconfutabile che le divergenze
parallele esistono, cerchiamo sempre il parere e l’appoggio l’una dell’altra
anche quando sappiamo benissimo che le decisioni sono già prese. Affrontiamo
le nostre incongruenze con una sincerità spietata e un’indulgenza infinita, lei
ascolta le mie prolissità assolutiste, io decritto i suoi distillati verbali. Ci chiamiamo spesso pochi minuti dopo esserci salutate per riprendere il filo
di uno dei tanti discorsi lasciati in sospeso, non condividiamo la quotidianità
ma l’esistenza. Ci preoccupiamo moltissimo, io per lei e lei per me, ma fingiamo
demenza e ce lo diciamo solo quando tutto è risolto. Pensiamo gli stessi
pensieri, e quando una li verbalizza l’altra l’interrompe con un abbraccio
dicendo “ti adoro”. Noi figlie uniche,
insegniamo alle sue figlie l’importanza di una sorella, non importa se di
sangue o per scelta. Abbiamo due cani che ci riproducono
perfettamente, moltiplicando le nostre improbabilità, e pascoliamo noi quattro,
lei con il volpino Joy che sembra spiritato, io con la bovara Wish che ci osserva perplessa. Ci siamo conosciute all’università, abbastanza grandi per
essere già noi, e abbastanza giovani per sapere chi e come eravamo prima che
alterni destini ci scrivessero addosso. Ma la cosa più bella e struggente è che
ci proteggiamo, sempre, da noi stesse e dal mondo.
E queste frasi sconnesse sono il mio ringraziamento a lei e al destino che l'ha messa sulla mia strada.
Buon compleanno, sorellina.
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