domenica 7 aprile 2013

7 case + 2

Della prima non ho ricordi, l’ho lasciata a tre anni, l’associo al fiocco rosa sul portone che apriva uno dei filmini sgranati della mia infanzia. La seconda mi sembrava enorme, forse lo era. Elementari, medie e liceo, abitavo lì quando ho capito che siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale di te. Nella terza sono diventata adulta, ho conosciuto l’amore e l’infelicità e guadagnato i miei primi soldi. La quarta, che c’è ancora, è foderata di dolore e sa di capitolo finale; la perdono solo quando la luce, entrando con prepotenza, confonde i ricordi. La quinta, che amavo alla follia, mi assomigliava, e me la sono lasciata alle spalle in una sera di novembre. La sesta era improbabile ma divertente, con la scala a chiocciola, la parete rossa e il terrazzo pieno di palme, bambù e gelsomini. La settima, dove sto ora, è uno splendido paradosso, mi riporta ai luoghi dell’infanzia e mi ricorda ogni giorno che nulla è come sembra.
E poi c’è l’altra, l’ottava, che a volte mi chiedo se è mai esistita, persa tra nebbia e rose selvatiche, provvisoria come la felicità con cui, ogni volta, aprivo la porta.
E la nona, che mi ha accolto con gli ulivi e i cipressi appena piantati, sa di terra, di erba e di legna bruciata, e la notte è piena di stelle.

 

3 commenti:

  1. La nona casa deve essere una meraviglia, si sente l'odore anche qui :)
    Io ne conto 5...la prima, quella in cui sono nata la ricordo appena, con l'immagine di una stufa a gas, mi incantavo a osservare quelle piccole fiammelle tute in fila. La seconda era quella sopra l'appartamento dei miei nonni, anche di quella ho il ricordo di un mobiletto con le ruote su cui stava la tv, forse perchè ci ho dato tante capocciate! La terza è LA casa, in cui ho vissuto dai 4 ai 26 anni, è la casa in cui vivono ancora i miei, che adoro; in quel salotto si conta lo scorrere delle stagioni, nei mesi invernali non entra il sole, ma quel giorno in cui vedi che di nuovo il sole batte sul muro sopra il divano, sai che l'inverno è alla fine, e per me quel giorno è sempre una sorpresa bellissima. La quarta è la mia prima vera casa, comprata col fidanzato di allora; è la casa dell'indipendenza, non è perfetta, ma è mia. La quinta è quella in cui vivo ora, è la casa di Marito, che ovviamente sento anche mia...ma adesso guardiamo alla sesta, che vorremmo cucirci addosso, insieme.

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  2. e allora aspetto notizie sulla casa su misura per te e per voi, ti auguro che sia piena di luce e sorrisi e futuro

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  3. grazie del tuo augurio, è proprio quello che vogliamo e per cui ci stiamo adoperando! :)

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