giovedì 18 aprile 2013

Anatomia della felicità

La felicità non ha storia, dice sempre la Socia. Scopro stasera che non ha nemmeno motivo, quando annusando l'odore dell'aria provo una felicità irragionevole e totale. E in pochi istanti mi lascio alle spalle questo letargo malarico in cui mi sono rintanata per giorni e mesi, accantono la stanchezza, il caldo e i pensieri, chiamo Wish e corriamo fuori insieme, impazienti di vivere e correre sui prati. Incrocio aiuole che sembrano sbocciate nella notte, supero papaveri e tulipani, narcisi e bocche di leone, e quando vedo Wish slanciarsi sull'erba punteggiata di margherite mi fermo, in un momento di equilibrio perfetto.
Nulla è cambiato, il mio passato è scritto nella pietra e il futuro resta incerto, ma questo attimo di presente me lo godo con tutti i sensi. E non mi chiedo nemmeno perchè. 

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