mercoledì 20 aprile 2011

Delirio


Tra la luna piena, la primavera anticipata e l'ennesima gravidanza isterica della mia cagnona il mio intorno si è trasformato in una sala parto. Sono circondata da nascite a getto continuo: i gelsomini che hanno già iniziato a fiorire, le rose, che pensavo mutilate dall'intempestivo intervento dell'Innominabile, mai così rigogliose e struggenti e profumate, l'erba che sfonda la pietra, il giallo della ginestra che sfida il cielo, i cuccioli immaginari di Wish. Mi sento la febbre, in questa vertigine di sole già caldo, di felicità e paura, come se il travaglio del mondo fosse solo mio.
E quando vedo una lucertola sul balcone penso che la follia inizia così, semplicemente, con un'allucinazione. Lo dico alla Socia, che sono davanti ad un rettile, come a chiederle aiuto, e lei serafica mi risponde di stare tranquilla, che è normale. E la sua calma mi dice che questa emozione malarica che mi lascia sfinita di fronte a troppa bellezza è solo la primavera, e io, che sono una figlia di aprile, mi preparo a rinascere.

4 commenti:

  1. sono circodata da donne gravide...e -saranno gli ormoni- provo un fastidio immenso! :(

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  2. pensa a quando le pance si trasformeranno in bambini strillanti e ti sentirai subito meglio;-)

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  3. E siccome sono figlia di aprile anch'io... son già rinata senza neppure aspettare la pasqua.
    Ciao, carissima.

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  4. Grazie Amos, e tanti tanti auguri a te, figlia del mese più crudele.

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