E poi arriva il momento in cui capisci che potrai fare anche un sacco di altre cose, anche cambiare, anche riuscire a essere quello che volevi, ma non puoi tornare indietro. Guardo questi pesci volanti che hanno evidentemente sbagliato direzione e penso cose. Vite che cambiano, pensieri che non vorresti pensare, domande che non vuoi chiedere perché la risposta la sai già. E la schizofrenia tra il non avere nulla che ti permette di avere ancora tutto e l'avere un tutto da cui manca sempre qualcosa. E la stanchezza infinita dell'apnea, la confusione tra priorità e necessità, il sonno che latita, il futuro che cambia come le onde nel mare.
Un mare lontano, che ho già visto, bello da fare paura.
Foto: rubata all'equipaggio di feelsogood
Gio è sempre una gioia leggerti...soprattutto adesso che anche io sono nel bel mezzo a questo: "la stanchezza infinita dell'apnea, la confusione tra priorità e necessità, il sonno che latita, il futuro che cambia come le onde nel mare"...domattina vorrei essere un pesce volante...
RispondiEliminal'importante è non sbagliare direzione;-).
RispondiEliminache bello trovarti qui, grazie sai.
spero di aver preso quella giusta :) ovviamente SEMPRE la più contorta! ma sennò non c'è gusto...
RispondiEliminapassare di qui è sempre un piacere, grazie a te! :)