La felicità non ha storia, dice sempre la Socia. Scopro stasera che non ha nemmeno motivo, quando annusando l'odore dell'aria provo una felicità irragionevole e totale. E in pochi istanti mi lascio alle spalle questo letargo malarico in cui mi sono rintanata per giorni e mesi, accantono la stanchezza, il caldo e i pensieri, chiamo Wish e corriamo fuori insieme, impazienti di vivere e correre sui prati. Incrocio aiuole che sembrano sbocciate nella notte, supero papaveri e tulipani, narcisi e bocche di leone, e quando vedo Wish slanciarsi sull'erba punteggiata di margherite mi fermo, in un momento di equilibrio perfetto.
Nulla è cambiato, il mio passato è scritto nella pietra e il futuro resta incerto, ma questo attimo di presente me lo godo con tutti i sensi. E non mi chiedo nemmeno perchè.
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